Un’impresa su tre ha avuto difficoltà a trovare personale nel 2021. Una su quattro nel settore della ristorazione non è riuscita ad assumere per la stagione estiva in corso cuochi, camerieri ed altre figure similari dei servizi turistici. Il lavoro c’è a Massa Carrara, e non solo nel comparto della ristorazione e turistico ricettivo, ma la difficoltà di reperire le figure giuste si fa sempre più complicata. A dirlo è Cna Massa Carrara sulla base dei dati dell’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio secondo cui nel mese di maggio i lavoratori previsti per questo specifico settore erano 450. Ma il 25% circa del campione di imprese ha manifestato difficoltà nel reperire le risorse umane necessarie. “Sono molto lontani i tempi dove il reclutamento per la stagione estiva iniziava già nei primi mesi dell’anno. Ad aprile avevi già completato il piano delle risorse umane. C’era una grande richiesta anche dai giovani studenti per lavorare due-tre-quattro mesi d’estate. Oggi ci troviamo a luglio ed un’impresa su quattro del settore ristorazione sta lavorando sotto organico. Non troviamo personale. – spiega Andrea Borghini, Presidente Ristorazione Cna Massa Carrara e membro dell’esecutivo nazionale di Cna Ristorazione - È evidente che esiste un problema di distanza tra domanda e offerta di lavoro che va affrontato seriamente ed in maniera strutturale. La qualità di un comparto turistico e della ristorazione moderno è la somma di molti fattori: tra i principali c’è proprio la professionalità del personale che deve essere formato e preparato per affrontare il mondo del lavoro. Di questo passo rischiamo una involuzione di un settore strategico per il territorio”. In pratica, secondo l’Isr, oltre 100 caselle non sono state riempite a maggio. Si tratta di posti vacanti in attesa di essere occupati. Nel 14% dei casi mancano addirittura i candidati, per la restante parte, l’11%, i candidati sono impreparati o inadeguati. "La nostra Associazione si è già attivata chiedendo la costituzione di specifici tavoli di lavoro sia a livello regionale che nazionale di cui facciano parte tutte le parti sociali interessate – conclude Borghini - al fine di individuare gli interventi che possano risolvere o quantomeno mitigare il problema".