“Metodo Ortonovo” modello ed esempio - purtroppo non positivo - delle difficoltà che le imprese incontrano quando devono interfacciarsi con la pubblica amministrazione. Sarà oggetto di una parte della tesi di un giovane massese iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Pisa, il “caso” delle imprese artigiane fermate dalla burocrazia nel Comune di Ortonovo. Il caso risale ad alcune settimane: Cna aveva accusato l’Amministrazione Comunale di scarsa elasticità e di tenere bloccati milioni di euro di investimenti. Nel Comune di Ortonovo, infatti, per ottenere il permesso di costruzione le imprese devono presentare esclusivamente una fidejussione bancaria. Una limitazione che, secondo la principale associazione degli artigiani che nel frattempo aveva presentato “alternative” valide e sicure, “limita” enormemente le imprese e lo sviluppo del territorio.
Ora il “metodo Ortonovo”, così lo aveva chiamato Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna, diventa oggetto di una tesi di laurea in “Marketing Associativo”. Giacomo Altamura, questo il nome del laureando massese, dedicherà una parte della sua tesi al “rapporto e alle difficoltà che le imprese e le associazioni di categoria – spiega il giovane laureando - possono incontrare interagendo con la politica del territorio ed in particolare con le Pubbliche Amministrazioni. L’obiettivo è indicare la strada per rendere questo rapporto più fluido e meno conflittuale”. Altamura che ha seguito da vicino tutta la vicenda utilizzerà questo particolare case per “sostenere la distanza che divide il mondo delle imprese e quello della pubblica amministrazione. La burocrazia è una zavorra per le imprese e per il nostro paese. Non solo ad Ortonovo”.