RINNOVABILI: CAOS IMPIANTI FER, EVITATA LA CONCORRE [..]

Installazione e la manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (impianti Fer) c’è la schiarita sui corsi di aggiornamento. 600 le imprese soggette al Fer tra termoidraulica ed impiantistica elettrica. Evitato il rischio della concorrenza sleale tra imprese che hanno seguito i corsi di aggiornamento nei tempi previsti dalla delibera della Regione Toscana, ovvero il 30 giugno 2017, e le imprese che ancora non lo avevano fatto ma che avevano ottenuto una proroga al 31/12/2019. Infatti chi ha rispettato le scadenze imposte dalla norma ha ricevuto un anno “in abbuono” ma chi non ha rispettato la scadenza imposta ha tempo per effettuare l’aggiornamento fino al 31/12/2019 e quell’aggiornamento, così come previsto dallo standard formativo, ha una durata triennale, quindi vale fino al 31/12/2022. Così facendo la Regione avrebbe premiato chi non ha rispettato una scadenza che lei stessa aveva imposto. Il lavoro di Cna, a tutti i livelli, lo ha evitato.  A pochi giorni dall’abrogazione dello sconto in fattura che ha “salvato” un migliaio di imprese apuane, Cna incassa un altro risultato per il settore dell’installazione rimediando ad una ingiustizia enorme: tutte le attività avviate tra il 1° agosto 2016 e il 30 giugno 2017 o anche precedentemente al 1° agosto 2016 laddove conformi alle caratteristiche dettate dalla DGR 781/2016, assolvono agli obblighi formativi fino al 31 dicembre 2022. Si riallineano così tutti gli operatori ad un termine temporale, nelle more delle varie scadenze cambiate in Toscana un paio di volte, non penalizzando ma anzi valorizzando chi aveva adempiuto rispettando quei termini. “E’ stato riconosciuta la serietà e la professionalità delle aziende che hanno rispettato le regole e che si erano quindi adeguate agli obblighi formativi nei tempo e modi stabiliti.  – analizza Paolo Bedini, Presidente Cna Massa Carrara – Finalmente si è fatta chiarezza e si è evitata una ingiustizia. Chi andava dicendo, in questi mesi, che non era necessario fare i corsi ha solamente fatto perdere tempo alle imprese esponendole a rischi. Un’impresa su tre soggetta al Fer alla al 30 giugno 2017 non aveva ancora fatto l’aggiornamento. Noi, al contrario, ci siamo subito adoperati per mettere in condizioni le imprese di essere in regola. E’ stata una settimana molto positiva con due notizie importanti arrivate dopo un percorso non facile che ci ha visto protagonisti ed impegnati a tutela delle aziende regolari che sono tante e che lavorano con grande qualità e professionalità”.