Evitare la chiusura della cava del Sagro. L’obiettivo: tutelare i lavoratori creando il minor disagio possibile alla collettività in queste fase transitoria. Cna interviene sulla vicenda del percorso obbligatorio che i mezzi di trasporto sono costretti a percorrere dal bacino del Sagro-Borla per arrivare a valle. Cna difenda “richiesta transitoria” in attesa dell’inizio e del completamento dei lavori che diventano ora indispensabili e non più rimandabili. Infatti, secondo la normativa ambientale vigente, la mancata asportazione dalla cava del materiale di risulta dell’escavazione , comporterebbe “pronuncia di incompatibilità ambientale” negativa e quindi la sospensione dell’autorizzazione alla estrazione. Stop quindi all’attività e alla filiera. Nel frattempo Provincia di Massa Carrara, Comune di Fivizzano, sindacato e l’azienda interessata hanno chiesto al comune di Carrara una deroga temporanea per transitare sul tratto della SP 73 in comune di Carrara con un numero limitato di 12 mezzi necessari e sufficienti ad evitare il fermo della cava. “In questo momento pensare alla serrata di un bacino e alle conseguenze occupazionali che ne potrebbero derivare ci preoccupa enormemente. – fa sapere Cna – Il lavoro va tutelato così come va tutelata la collettività. La soluzione dell’utilizzo della Strada dei Marmi, in questa fase, evitando quindi di attraversare la città, è al momento l’unica soluzione possibile”.