C’erano prima di opifici. Via Piave e l’area attorno è di fatto una zona artigianale da almeno 50 anni. Se è oggi un centro abitato è successo sicuramente dopo. Molto dopo. Fita Cna non ci sta e rimbalza le accuse lanciate residenti e commercianti di via Piave (zona Stadio). Il vero problema non sono i mezzi pesanti che devono raggiungere gli opifici presenti nella zona Stadio da sempre – una decina - ma le modifiche alla viabilità e al piano della sosta inserite negli ultimi anni che hanno reso la convivenza ancora più complicata.
E sulla velocità: “peccato – spiega Massimo Ricci, Referente della categoria – che ci siano più auto in doppia fila che mezzi pesanti in transito. La carreggiata è stretta e la presenza dell’incrocio non è certo un incentivo a superare i limiti di velocità ma al contrario è un forte deterrente. Così come le auto in perenne doppia fila per cui c’è da chiedersi: dove sono i vigili? Il vero far west, in via Piave, sono le auto parcheggiate in doppia fila e la sosta selvaggia. La vera questione è che non si è mai incentivata la delocalizzazione di depositi e di segheria e in determinate situazioni queste realtà faticano a convivere con abitazioni e negozi".